policoro
  In Toscana
 

A Firenze, il carnevale,  era rappresentato anticamente dai trionfi e dai canti carnascialeschi. Oggi invece vive sopratutto  Viareggio, il cui primo Carnevale risale al 1873, quando un gruppo di abitanti organizzo per scherzo una sfilata di carri agricoli trainati dai buoi con sopra persone che lanciavano coriandoli e palline di gesso colorate. Si trattava di un Carnevale "povero", realizzato con pochi mezzi, i costumi rimediati, fatti in casa, con quello che c'era.  I ragazzi che seguivano i carri, per truccarsi usavano addirittura l'unto delle padelle o la tipica terra rossa della zona, impastata con un po d'acqua.
In seguito i carri vennero arricchiti e le persone sostituite da maschere; tutto intorno erano accompagnati da una gran folla, anch'essa mascherata. Nel 1922 le maschere cominciarono ad essere realizzate con l'aggiunta di strutture meccaniche, destinate in seguito a divenire sempre più complicate. Fra i carri celebri, ancora oggi é ricordato quello chiamato il " Tonin di Burio", con un'orchestrina che eseguiva una canzoncina appositamente composta per l'occasione. Ogni anno nuove idee, invenzioni e creazioni rinnovano il celebre Carnevale  viareggino, che si apre con la tipica maschera di Re Burlamacco e prosegue poi con quattro sfilate; il grande corso mascherato di apertura, il corso dell'eurovisione, il corso della fantasia e il corso notturno conclusivo. Per la realizzazione dei carri, vere opere artistiche, i maestri carristi si mettono all'opera con molti mesi di anticipo.

 
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