policoro
  Il ritratto
 

Se qualcuno avesse potuto vedere la Befana, si fosse trovato davanti una vecchia brutta e cadente, veramente orribile, somigliante in tutto e per tutto una  strega. Certamente ne avrebbe avuto paura e anche un po' ribrezzo, tanto gli sarebbe sembrata  sporca e lacera. Mi  hanno detto che la Befana era altissima, lunga lunga e allampanata, con delle braccia secche che sembravano delle pertiche. Era anche magra magra, per meglio penetrare persino nei comignoli  più  piccoli  e poter scivolare poi comodamente nelle strette gole dei camini più angusti. A dar retta a qualcuno che dice di saperla lunga, la Befana aveva la faccia nera, orrenda, sempre arrabbiata, e capelli bianchi tutti arruffati e sempre in piedi come chi ha appena visto il lupo. La bocca, poi, era molto grande, con labbra grosse e, cosa spaventosa, aveva denti lunghi ed aguzzi e una lingua affilata come la lama di un coltellaccio. Dei denti e una lingua così particolare, é chiaro, le servivano per mangiare senza fare troppa fatica, magari in un sol boccone, certi bambini cattivi di sua conoscenza. Qualcun'altro, invece mi ha detto che non é vero niente, e che la Befana non era quell'orrenda strega che molti vogliono far credere. Era una simpatica vecchietta, grassottella e rubiconda, molto pulita e ordinata, con i capelli bianchi ben pettinati e legati  dietro la nuca in una bella crocchia, come una qualsiasi nonna dallo sguardo buono ed affettuoso. E se mangiava qualche bambino, lo mangiava sì, ma di baci e di tenerezze.

 
 
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