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Ma dove abitava la Befana,da che paese veniva? Molti dicevano che venisse direttamente dall'inferno,dove abitava con altre streghe. Dall'inferno, dicevano, la Befana usciva soltanto per venire sulla terra la notte dell'Epifania.Altre persone dicevano invece che la Befana abitasse tra le stelle, in un paese detto il paese di Befania, nel regno delle Befane. Qui la Befana si riforniva di ricche provviste per i suoi doni.
Senza immaginare case infernali o case sulle stelle, c'era gente sicura che la Befana se ne stesse tutto l'anno buona buona, nascosta nella cappa di un camino. Ma quale camino fosse nessuno sapeva dirlo. In quella scura cappa la Befana si riposava per le grandi fatiche della sua notte. Se ne stava ferma ferma, piatta piatta contro i mattoni, con gli occhi sbarrati e lucentissimi nel buio. Sembrava sveglia, ma in realtà era caduta in un pesante letargo.Tante ragnatele l'avvolgevano, era tutta ricoperta di fuliggine e nelle fonde tasche della sua gonna ospitava intere nidiate di pipistrelli. La maggior parte delle persone assicurava che la Befana venisse dall' Oriente, che arrivasse da noi dopo aver tanto viaggiato e dopo aver attraversato gli inospitali monti dell' Albania. Chi abitava in riva al mare pensava che la Befana venisse dalle terre che erano proprio di là dal mare,che erano terre,assicurano, ricchissime e incantate.
C'è chi giura che ogni castello abbandonato e diroccato potesse essere la sua casa segreta, specialmente se sorgeva in collina lontano da case e paesi. Rinchiusa tra quelle mura cadenti, la Befana passava tutto l'anno a cucinare dolci, fabbricare doni, impacchettare regali, infaticabile e indaffarata come sempre. Una ragazza mi ha raccontato che la casa della Befana era talmente lontana che, per andare e tornare la nostra povera amica impiegava un anno intero,passando così tutto il suo tempo nel viaggio sulla scopa, senza mai potersi riposare un attimo. Un libricino piccolo piccolo, con le pagine ingiallite dal tempo, racconta che la Befana cattiva abitava sulla cima del monte Fattucchio,in una casa molto misteriosa. Le tenevano compagnia un gattone nero, una gallina spennacchiata e una vecchia mula. Il gattone nero rubava per lei le più grasse pollastre dei vicini, la gallina spennacchiata la riforniva di uova e la mula l'aiutava nel suo viaggio nella notte dell'Epifania.
La Befana cattiva, tutti i giorni dell'anno, col sole o con la neve, usciva di casa all'alba e andava nel bosco a far legna. Mentre camminava faceva la calza con della lana rossa e sembrava che quella calza non finisse mai. La sera tornava con un fascio di legna sulla testa e con la calza in mano. Di notte la Befana bruciava sul fuoco tutta la legna che aveva raccolto per produrre tizzi di carbone e cenere. Chi guardava verso casa sua, ogni notte vedeva il comignolo fumare come se fosse stato quello di un forno in pieno lavoro e la finestra brillare nel buio al gran chiarore delle fiamme.La Befana faceva poi raffreddare cenere e tizzi in cantina, poi riempiva una dopo l'altra tutte le calze rosse e le legava in cima con uno spago. Di quelle calze avrebbe poi riempito il suo carro quando, con la mula, si sarebbe messa in viaggio dopo Natale.
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