policoro
  Le sette sorelle
 
C'erano una volta sette meravigliose sorelle che erano cacciatrici. Erano chiamate le Meamei, avevano tutte i capelli lunghi fino alla vita e sui loro corpi brillavano pezzetti di ghiaccio: nel caldo paese dove vivevano, erano come una bevanda d'acqua ghiacciata. Quando cacciavano non si univano mai agli altri gruppi, ma c'era una famiglia di fratelli chiamati i Berai Berai che, ammirati della loro bellezza, volevano sposarle.



I Berai Berai erano molto bravi nel trovare il miele ed erano soliti lasciare alcuni favi fuori dai territorio delle Meamei, le quali mangiavano il miele ridendo ma, quanto  parlare di matrimonio, non stavano neppure ad ascoltarli. Ma le sorelle avevano un corteggiatore ben più pericoloso. L'Ardente Antenato di nome Wurrunnah tese loro un'imboscata e le catturò. Ma anche lui dovette rassegnarsi al fatto che le sette cacciatrici erano difficili da trattare: infatti ne prese cinque e le spedì in cielo. Due ne tenne per un po', cercando di sciogliere i ghiaccioli dal loro corpo ma tutto quel che gli riuscì fu di buttar fuori un po' del suo fuoco. Dopo aver molto lottato, le due sorelle scapparono da Wurrunnah e si ricongiunsero in cielo alle altre sorelle. Ma se guardate le Pleiadi, la costellazione nella quale si trasformarono le sette sorelle, vedrete che due di loro sono meno luminose delle altre. Sono le due sorelle la cui lucentezza fu affievolita dall'abbraccio infuocato di Wurrurunnah. I Berai  Berai erano disperati per la perdita delle belle Meamei e vollero sposarsi con altre ragazze. Si rifiutavano perfino di mangiare e giravano qua e là, struggendosi dal desiderio e alzando lo sguardo alle sette stelle. Dopo la loro morte, gli spiriti ne ebbero pietà e ora è possibile vedere anche quei giovani nel cielo notturno. Nel nord si dice che siano la cintura e la spada di Orione, ma gli aborigeni australiani li chiamano ancora i Berai Berai.


I Berai Berai continuano ad andare a caccia di miele tra le stelle, Meamei, dalle loro posizioni nel cielo, cantano loro canzoni  notturne. Nei giorni freddi, talvolta staccano dal loro  corpo dei pezzi di ghiaccio e li lanciano sulla terra. Quando gli aborigeni al mattino trovano  la brina, sanno che le Meamei non li hanno dimenticati. E quando tuona, dicono che sono  le Meamei che, tuffandosi, giocano a chi fa gli spruzzi più alti e vuol dire che la pioggia è in arrivo.
 
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