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In una famosa gioielleria, vivevano delle pietre magiche bellissime: smeraldi, topazi, diamanti e brillanti di ogni genere provenienti da tutto il mondo. Ogni giorno, all'apertura della gioielleria, si preparavano, tutte tirate a lucido, per fare la loro bella figura in vetrina e per catturare le attenzioni delle signore più eleganti e ricche. In tutta la città in quel periodo non si faceva altro che parlare dell'arrivo della bellissima principessa Jenny e del fatto che avrebbe visitato le gioiellerie più prestigiose alla ricerca di una pietra speciale per la sua corona reale, dagli incredibili poteri.
Naturalmente la voce era arrivata anche alle pietre magiche che, nell'attesa di sfoggiare il loro splendore davanti alla principessa, cominciarono a nutrire uno spietato spirito di competizione l'una con l'altra. Sapevamo bene che soltanto una sarebbe stata la prescelta e quindi, indispettite, cercavamo di danneggiarci a vicenda: il diamante con un incantesimo trasformo in rospi i due gioielli posti ai suoi lati, il rubino tolse la luce a un altro più brillante, uno spietato topazio si servì di un rito magico per scatenare una pioggia di catrame bollente sui suoi vicini rivali. Stregonerie e cattiverie regnavano ormai da giorni nella gioielleria fino a quando... si udì un forte vociare che proveniva dall'esterno: «La principessa!... C'e la principessa Jenny. Le pietre in gran fretta cercarono di tornare al loro splendore naturale usando su di loro ogni tipo di incantesimo conosciuto. Per alcune non ci fu abbastanza tempo, altre invece riuscirono a farcela e, felici di averla spuntata, tornarono a sfoggiare la loro brillantezza in vetrina.
La principessa entrò nella gioielleria e iniziò ad ammirarle lentamente, fissandole a una a una. A un certo punto, una bambina molto pallida dall'aria affaticata varcò l'ingresso e Jenny, guardandola, notò che teneva fra le manine una vecchia scatola di scarpe piena si sassolini colorati e la sporgeva in avanti, probabilmente sperando che qualcuno li notasse. Jenny esclamò: Come ti chiami, piccola mia, e cosa fai qui. Una debole e timida vocina mormorò: Sono Anny, sto cercando di vendere questi sassolini per comprare da mangiare a Yuta. Jenny domandò: Chi è Yuta? E Anny rispose che questo nome apparteneva a una gattina abbandonata in strada che lei avrebbe voluto prendere con sé per portarla a casa, dove avrebbe sicuramente contribuito, con la sua dolcezza, a far sorridere la sua mamma malata. Jenny la strinse forte a se scaldandola con il suo calore ed esclamo: «Fammi vedere quei sassolini». Subito capì che uno qualsiasi di quelli sarebbe potuto diventare, una volta unito alla sua corona magica, la pietra preziosa dei grandi poteri che lei cervava da tempo.
Questo perché il valore di quei sassolini, che se ne stavano umilmente in una vecchia scatola cercando di essere utili alla piccola e dolce Anny, era inestimabile. La principessa prese perciò uno di loro e lo pose sulla sua corona: immediatamente una luce meravigliosa, illuminando tutto il negozio, usci dal sassolino e lo trasformo nella pietra più bella del mondo. La principessa Jenny trasformò gli altri sassolini in diamanti per Anny e la sua mamma, dicendole: Con questi Yuta non avra più problemi e la tua mamma guarira perfettamente, bambina mia, e questo solo grazie alla tua forza e alla tua bontà d'animo. Le pietre nel negozio morirono d'invidia e di rabbia... sentimenti con i quali, come ben sappiamo, non si costruisce nulla di buono, e infatti persero per sempre tutto il loro splendore e la loro magia.
Anny, invece, corse a chiamare un dottore per la mamma, che guarì in pochissimo tempo; le raccontò tutto della principessa e di quello che era successo, poi le mostrò la scatola di scarpe che conteneva i sassolini, anzi... i bellissimi diamanti che incantarono per qualche minuto i loro sguardi!! La piccola Anny e la sua mamma si abbracciarono commosse e vissero per sempre felici.
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