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  Natale nel Nord America
 
L'antico bisogno di propiziarsi un anno fertile ostentando abbondanza nei giorni di festa, manifestato nelle culture tradizionali da pani e dolci arricchiti con spezie e frutta secca, si ritrova oggi nello shopping sfrenato che caratterizza ormai tutta la cultura occidentale e che raggiunge punte massime negli Stati Uniti d'America. Qui il Natale assume tratti particolari, costituendo uno dei momenti privilegiati in cui vengono alla luce le diverse radici culturali; il modo di festeggiarlo varia infatti in funzione delle origini familiari. Ad esempio, gli italo­americani osservano la Vigilia di magro ed attendono la mezzanotte per consumare un sontuoso pranzo a base di pesce, mentre i cino americani non rinunciano alle loro tradizioni, per quanto trasformate e riproposte come nuove: per il Capodanno, rinnovano il tipico scambio di visite e di doni alimentari offrendo agli amici dei cookies a forma di Buddha o di pesce, simbolo di vita e fecondità.
I neri d'America salutano il nuovo anno con il kwanjaa, una grande festa con cui rivendicano la doppia appartenenza culturale, mescolando musiche africane a costumi alimentari acquisiti nel Nuovo Mondo. Malgrado la varietà di abitudini culturali, si sono imposte con gli anni consuetudini che accomunano un po' tutti, come l'attesa dei regali portati dal moderno Santa Klaus, l'albero addobbato o i Christmas crackers. Sono questi pacchettini di carta gonfiata a forma di grosse caramelle, contenenti cappellini di carta colorata o piccoli regali; si mettono sia sull' albero che in tavola, come segnaposto, e si aprono immediatamente prima del pranzo. La festa ha un suo momento importante in cucina, dove è il tacchino ripieno di castagne a rappresentare la tradizione americana, adottato da tutti gli immigrati e presente anche accanto alle preparazioni esotiche. Il pranw si conclude con il Christmas pudding e la Christmas cake, entrambi da preparare con largo anticipo perché insaporiscano a dovere. La Christmas cake si offre agli amici che fanno visita durante le feste ed è anche la tipica torta nuziale inglese, generalmente inviata a coloro che non hanno potuto intervenire alla festa di matrimonio. La medesima torta viene distribuita nelle parrocchie di varie regioni canadesi dopo la messa pomeridiana della vigilia di Natale.
Qualche ora più tardi, dopo la funzione notturna, in chiesa si festeggia la nascita di Cristo brindando e sgranocchiando biscottini e formaggio. Accanto alla calza appesa per i doni, i bimbi apparecchiano un frugale pasto per Babbo Natale e le sue renne: un bicchiere di cognac, una carota e un mince-pie caldo. Questi pasticcini, che originariamente avevano la forma di una mangiatoia, furono a suo tempo banditi dai Riformatori puritani inglesi per il costume, in uso fino al Cinquecento, di disporvi al centro una statuina rappresentante Bambin Gesù. Secondo gli ideali della Riforma, era compito del buon cristiano combattere i residui di paganesimo ancora presenti nella religiosità popolare. Cibarsi di pani o dolci dalle forme umane è un elemento ricorrente in varie culture tradizionali, specie nei periodi solstiziali, e le varie chiese hanno spesso osteggiato simili pratiche. I mince-pies, rinnovati nella forma, si offrono oggi nei giorni di Natale al postino ed ai numerosi studenti che in quel periodo lavorano alla consegna delle cartoline di auguri che inondano le poste locali. In tutto il mondo anglosassone, infatti, in prossimità delle feste si appronta una lunga lista degli amici a cui spedire la tradizionale Christmas card; i bambini spesso le preparano da sé, ma interi reparti dei centri commerciali - importanti luoghi di aggregazione in USA come in Canada - sono dedicati a questo rituale.
 
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