policoro
  Il pianeta del silenzio
 
Molto ma molto tempo fa, nel pianeta che nessuno sa, dove era sempre giorno e per la notte non arrivava mai il turno, il Sole regnava incontrastato e la Luna questo cielo non aveva mai visitato. In questo pianeta tanto illuminato gli uomini erano solo di quattro colori: c'erano gli UOMINI NERI, gli UOMINI VERDI, gli UOMINI BLU, e gli UOMINI BIANCHI: Gli Uomini Neri erano davvero molto ma molto seri, gli Uomini Verdi purtroppo erano un tantinello sordi, gli Uomini Blu erano quelli che credevano di sapere sempre un po di più, e gli Uomini Bianchi erano quelli sempre stanchi. Era facile riconoscersi in questo pianeta bastava guardare il colore della pelle, per sapere con chi si aveva a che fare, e per questo motivo non si usava molto parlare. Ora a te indovinare, come si poteva questo pianeta chiamare? Il pianeta del silenzio.


Il Sole che era sempre acceso, un giorno si sentì davvero molto stanco, fece i bagagli e nel salutare il cielo disse:Ho bisogno di una vacanza!Senza la luce del Sole, il cielo divenne nero, nero, e gli uomini non riuscirono più a riconoscersi guardando i colori. Ora che era tutto avvolto dal manto della notte, era come se ogni cosa fosse diventata misteriosa, e per capire con si aveva a che fare, gli uomini furono costretti a incominciare a parlare. E successe una cosa davvero molto strana, gli Uomini Neri divennero meno seri, e si accorsero che gli Uomini Verdi non erano poi così sordi, gli Uomini Blu capirono parlando, di non saperne poi tanto di più, e persino gli Uomini Bianchi si sentirono meno stanchi. Ora che gli uomini non avevano più colore, incominciarono a guardarsi solo col CUORE e il cuore lo sai ha un solo colore.


Ti stai chiedendo quale?Il Colore dell’Amore. Da quel giorno nessuno diede più importanza al colore della pelle, e quando il sole tornò dalla sua meritata vacanza, incominciò a sentire un baccano terribile. Si affacciò dal suo immenso balcone fatto di candide nuvole, e vide, gli Uomini Verdi parlare con gli Uomini Bianchi che adesso non sembravano per niente stanchi, gli Uomini Blu, ascoltare chi ne sapeva di più, e gli Uomini Neri ridere tanto da non sembrare per niente seri. E il sole disse: Vedo che la Notte porta consiglio, mi sa che farò di certo altre vacanze. Il cielo si accese di nuovo della luce del Sole e gli uomini tornarono a vedere i colori, ti starai chiedendo:ma allora smisero di parlare? Neanche a pensarlo, gli uomini non smisero più di parlare, era cosi bello potersi guardare il CUORE, senza dare importanza al COLORE. Per cui il Sole a quel pianeta il nome dovette cambiare in fretta, e disse tutto contento: Da oggi il tuo nome non sarà più il Pianeta del Silenzio, tu ti chiamerai Pianeta Terra. Da quel giorno il Sole diede la mano alla Luna, ed insieme incominciarono a danzare nel cielo, alternando sul Pianeta Terra, la notte al giorno, perché ora era chiaro a tutti, che anche la notte porta i suoi frutti.
                Fiaba scritta da Cleonice Parisi

Attraverso l’incanto di una fiaba, si riscoprono sensazioni assopite, sogni creduti perduti. Una fiaba è il sentiero che conduce là dove lo spirito scalpita selvaggio, dove l'anima riposa come un fiore, in attesa di dischiudersi dal sonno invernale.  In esse sono nascosti i tesori dell’istinto primordiale, dell’intuito che è innato nell’essere umano, ma che viene accantonato con il trascorrere del tempo, relegato al solo universo infantile, ritenendolo cosa non adatta al mondo degli adulti.  In ogni favola è celata una via di guarigione, un elisir incantato in grado di risvegliare in noi quei sensi delicati ma potenti, quelle percezioni di sottile bellezza che solo un cuore puro e in grado di vedere. Piccoli gioielli di luce che brillano forte nella fiamma della conoscenza.




 
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