policoro - Il museo di Policoro

Il museo Nazionale della Siritide, inaugurato a Policoro nel 1969, sorge al centro dell’antica città di Herakleia. E dedicato alle colonie greche di Siris e di Heraclea e al mondo italico delle vallate dell'Agri e del Sinni. Attraverso un’esposizione basata su criteri cronologici e topografici documenta i diversi aspetti delle due successive colonie greche (vita civile, economica e religiosa, artigianato ecc.) ben noti anche dalle relative necropoli (ad esempio la cd. “Tomba di Policoro”).Il parco archeologico di Eraclea comprende parte dell'area urbana della città antica: l'acropoli e la piccola valle sottostante occupati dai grandi santuari urbani. L’acropoli, corrispondente alla cd, “collina del Castello”, è attraversata in senso E-W da una grande arteria (plateia), su cui si affacciano i diversi isolati (insulae) e si alternano con modulo costante gli assi viari secondari (stenopoi). Gli isolati, disposti con il lato breve sulla platea, presentano una suddivisione modulare interna corrispondente alle diverse abitazioni, le cui fondazioni sono realizzate con muretti a secco in ciottoli. Ogni casa presenta all’intemo un cortile scoperto pavimentato in ciottoli o in cotto, raramente in mosaico.Le diverse abitazioni e gli stenopoi hanno canali di deflusso delle acque piovane diretti verso la grande cloaca della platea o sul bordo dell'acropoli. In diverse abitazioni vi sono ambienti-officina di artigiani vasaiattestati dalle numerose fornaci, dagli scarti e dalle matrici di statuette. Nella piccola valle sottostante l'acropoli vi sono grandi santuari urbani, sorti in un area di sorgenti connesse con il culto della fertilità. Importanti sono il santuario di Dionisio e quello di Demetra. Un tratto della fortificazione della città a grandi blocchi squadrati con una torre semicircolare e visibile a l'area antistante l'ufficio PT di Policoro