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  Gli stranieri a policoro
 
POLICORO – Altri cento rifugiati politici provenienti da Lampedusa, via Bari, sono giunti a Policoro ieri sera, alle ore 22.50, nel Cara (Centro rifugiati richiedenti asilo) di Policoro. La notizia è stata tenuta in basso profilo con la discrezione che si addice in questi casi. Il ministero degli Interni ha voluto ed ottenuto il massimo riserbo. Non ci è dato sapere a momento in cui scriviamo, qual è la loro nazionalità. Sono arrivati a bordo di due autobus scortati all’inverosimile, partiti da Bari alle ore 20.30. Un nutrito spiegamento di forze dell'Ordine, principalmente della Questura di Matera e dei carabinieri della compagnia di Policoro e del comando provinciale di Matera ha condotto in maniera elegante e sicura l'operazione. Quasi in silenzio. Il centro rifugiati politici di Policoro, ricordiamolo, e ubdicato nell'ostello della gioventù in via lido. Così, ai cento rifugiati che sono arrivati lo scorso 15 settembre se ne aggiungono altri cento. Anche se apprendiamo da indiscrezioni fondate, che se i rifugiati politici, della prima tornata, si sono allontanati dal centro e per il momento non vi hanno fatto più ritorno.
Era nelle loro facoltà poiché all’interno della struttura essi come gli altri, si trovavano in stato di accoglienza, non di detenzione, tipo gli arresti domiciliari, per intenderci. Ragion per cui potuto allontanarsi.
Non è escluso che abbiano potuto anche raggiungere un altro Paese europeo, tipo Francia o Germania e chiedere lì l’asilo politico. Infatti, ci risulta che qui in Italia, quantomeno a Policoro coloro che si sono allontanati non avevano formalizzato alcuna richiesta d'asilo. Intanto la presenza degli immigrati nella cittadina jonica non ha creato alcun disappunto nella cittadinanza. Nel Centro, gestito dalla cooperativa Auxilium, aderente al Gruppo La Cascina, lavorano una quarantina di persone, tra operatori, infermieri, medici, interpreti e mediatori culturali. Inoltre ci sono due postazioni fisse, una dei Vigili del Fuoco ed un'altra della Polizia Scientifica. I residenti dell’ostello attendevano da veri e propri padroni di casa l’arrivo degli amici dalla stessa sorte, tutti dinanzi l’ingresso dell’ostello, seppur dall’interno rispetto alla strada. Notiamo una calma incredibile, sul posto il capitano Fernando Carbone, comandante della locale compagnia dei Carabinieri, che insieme a diversi uomini dell'Arma attendeva lungo l'ingressod i via Lido i mezzi con a bordo gli altri richiedenti d'asilo. Non appena entrati, i rifugiati sono stati accolti dal personale addetto ed introdotti alle visite mediche di rito prima di essere sistemati nelle stanze.

 
 
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