policoro
  Giselle
 


Berta,osservava dalla finestra,la figlia Giselle che danzava con una tal grazia,che il suo cuore si colmò di gioia. Berta, però oltre ad essere fiera della figlia, era anche tanto preoccupata,data la sua cagionevole salute; 

infatti Giselle ballava con così  tanta passione che arrivava  a casa sempre sfinita dalla fatica. Intanto fuori, in mezzo agli alberi un gruppetto di giovani guardavano le ragazze danzare e, Berta, osservava Ilario, il guardiacaccia, che con il suo sguardo cupo fissava Giselle. Purtroppo l'uomo era un carattere collerico e dai modi rozzi, nonostante fosse onesto e premuroso con sua figlia, non avrebbe mai conquistato la ragazza, così solare ed allegra.Dopotutto Giselle amava Loys,un ragazzo dai modi gentili ed affettuosi. Egli,era arrivato da poco in paese e viveva in una piccola dimora, però di lui si sapeva ben poco.Berta intanto, si accorse che Giselle era sfinita dal ballo e le intimò di rientrare a casa. Guarda come sei accaldata e il tuo cuore sembra impazzito disse la madre alla figlia. Un bel giorno potresti morire mentre danzi e lo sai vero a cosa andresti incontro borbottò. Mamma,lo dici sempre. Raggiungerò gli spiriti delle fanciulle morte prima delle nozze e vagherò come un'anima in pena nel bosco, con un lungo abito bianco e spaventando le persone. Rispose sorridendo Giselle.

Berta corrucciò il viso e la figlia l'abbracciò dicendole di non preoccuparsi, ed aggiunse: Mi sposerò presto ed avrò tanti bambini, che tu magari vizierai. Berta si confortò e guardando Giselle negli occhi aggiunse Figliola, credo di sapere chi sposerai La fanciulla arrossì, visto che non aveva detto a nessuno quello che provava per Loys. Il suo viso si fece malinconico nel pensare quello che Ilario le  aveva raccontato di averlo visto indossare un sontuoso mantello ed impugnare una spada tempestata di pietre preziose. Fra sé e sé pensò ancora che Ilario avesse inventato tutto per pura invidia ed il suo viso tornò sorridente.Fuori, intanto proseguivano le danze e, quella mattina Giselle aveva danzato con Loys per tutto il tempo. Le danze ad un tratto vennero interrotte da un suono di corni seguito dall'arrivo di un nobiluomo a cavallo e da un'elegante ragazza. Giselle che osservava dalla finestra si accorse che si stavano avvicinando alla sua casa e corse ad aprire invitandoli ad entrare. Il nobiluomo accettò l'ospitalità e si presentò come il principe del paese con la figlia principessa Batilde.Questa pregò Giselle di far continuare i festeggiamenti e i balli che appunto erano cessati causa il loro arrivo. Oh mamma, ti supplico, lascia che danzi ancora per i nostri gentili ospiti." disse e corse fuori a raggiungere le amiche e cominciò a ballare. Danzava con così tanta bravura, che la principessa Batilde, volle chiamarla a sé per donarle la sua catena d'oro.

Giselle, emozionata , accettò il prezioso dono e corse subito da Loys, che nel frattempo era tornato, e l'abbracciò. Non ebbe nemmeno il tempo di mostrargli la bellissima catena, perché nella penombra scorse il viso adirato di Ilario che li fissava. Finalmente vi ho preso esclamò l'uomo a Loys mostrandogli il mantello e la spada tempestata di pietre ed aggiunse: Penso ti appartengano; certo che un povero contadino come siete,pare strano che possegga così  tanto valore. Cosa dite Io non so nulla di quello che mi dite gridò Loys ad Ilario. Non mentite ancora voi siete un impostore che si prende gioco di un'ingenua fanciulla disse con tono sempre più collerico. Ti prego Loys, dimmi che non è vero supplicò Giselle stringendo disse con tono sempre più collerico. Ti prego Loys, dimmi che non è vero supplicò Giselle stringendo forte a sé l'amato. Intanto dalla casa di Berta uscirono il principe e Batilde dirigendosi verso di loro. Ebbene, eccomi qua. Come sta il mio prode fidanzato disse con tono festoso Batilde a Loys. Giselle fu subito sopraffatta da un tremore e non riuscì più a tener ferme le mani.

Ho capito bene fidanzato balbettò Giselle. Si, è il mio fidanzato lui è Albrecht disse Batilde mostrando a Giselle l'anello prezioso che aveva al dito. Gli occhi della fanciulla si riempirono di lacrime e non servì a nulla il conforto delle amiche che, nel frattempo erano accorse per consolarla. Giselle iniziò a correre sembrando un animale braccato che andava di qua e di là. Berta, uscì da casa e rimase atterrita nel vedere il volto sconvolto della figlia. Urlò Cosa è successo alla mia bambina scrutando tutte le persone. A quel punto Giselle iniziò a danzare lentamente con gli occhi fissi e sbarrati; piano piano il ballo diventò sempre più frenetico e veloce. La fanciulla smise di colpo e, come una preda ferita, barcollando, tese le mani verso Albrecht, colui che aveva sempre creduto fosse Loys. Mentre il giovane le corse incontro, di colpo il cuore di Giselle cessò di battere e la fanciulla cadde a terra priva di vita. I presenti subito credettero fosse svenuta, ma quando udirono la disperazione di Berta, capirono che era morta. Albrecht sollevò il corpo della ragazza, ma Ilario lo fermò intimandogli di andarsene immediatamente. Il giovane ebbe subito un tremendo senso di colpa; per tutta la notte, non chiuse occhio e non riuscì persino a mangiare. La notte seguente, montò a cavallo e si diresse verso la foresta, come attratto da una invisibile forza che lo portò sul punto dove era sepolta Giselle. Proprio sulla tomba, Albrecht scorse Ilario e, i due, si scambiarono sguardi pieni di odio. Entrambi stavano impugnando le armi, quando udirono strani movimenti e videro pallide luci che volteggiavano aumentando sempre più la luce, fino a prendere la forma di una fanciulla dal lungo abito bianco. Intorno a lei si misero a cerchio altre fanciulle dal viso pallido ed una di loro, la più alta, chiamò a sé Giselle. Albrecht ed Ilario terrorizzati videro un chiarore che si levava dalla tomba assumendo le sembianze della fanciulla. Ilario d'istinto,si avvicinò a lei, ma fu spinto dentro un vortice che lo trascinò fino al lago, facendolo precipitare nelle sue profondità. Intanto Giselle ed Albrecht erano sempre lì, nel bosco, accanto la tomba. Il giovane teneva la mano della fanciulla, ed insieme danzavano trascinandosi in un ballo sempre più veloce e furioso. Lo spirito di Giselle oramai, poteva danzare, senza più stancarsi, ma , sapeva che Albrecht non avrebbe retto per molto tale sforzo. Nel cuore di Giselle non c'era vendetta, lei lo amava ancora e non voleva che morisse Lentamente Giselle lo condusse vicino alla croce della sua tomba, ed il giovane sfinito si aggrappò con tutte le sue forze appoggiandosi sulla lapide dove fu immediatamente inghiottito dalle tenebre. Venne l'alba, ed Albrecht aprì gli occhi e, fu solamente allora, che egli capì che un simile amore é concesso solo una volta nella vita e, che, il suo destino sarebbe stato quello di trascorrere il resto della sua vita senza incontrare più l'amore.

 
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