Terenzio Mamiani della Rovere ( Pesaro, 19 settembre 1799 – Roma, 21 maggio 1885) è stato un filosofo, politico e scrittore italiano. Ultimo conte di Sant'Angelo in Lizzola, fu fra i protagonisti del rilievo del periodo risorgimentale in italiano. Entrato in contatto a Firenze nel 1827 con i circoli degli intellettuali vicini al Gabinetto Vieusseux (quando iniziò a collaborare al periodico "Antologia"), sviluppò poi la propria esperienza politica partecipando a Modena ai moti del 1831 (dove ricoprì la carica di Ministro dell'Interno del Governo provvisorio delle Romagne) e a Roma, diciassette anni dopo, alle insurrezioni protrattesi fra il 1848 ed il 1849. Nel 1847 con Domenico Buffa fondo a Genova il giornale "La Lega italiana", sostituito tre mesi dopo da Il "Pensiero italiano". Contrario alla Repubblica romana, con Vincenzo Gioberti diede vita a Torino alla Società della confederazione italiana.Fu ministro dell'interno del Governo Pontificio sotto Pio IX fino all'assassino di Pellegrino Rossi, poi agli esteri con Carlo Emanuele Muzzarelli, Deputato all'assemblea costituente del 1849 e poi ministro dell'istruzione con Cavour, Senatore del Regno d'Italia dal 1864 e vicepresidente del Senato. Nel 1827 fu professore nell'Accademia militare di Torino e da 1857 insegnò Filosofia della storia all’Università di Torino e poi a Roma. La sua posizione, sostanzialmente moderata, ispiro una contestuale visione storico- filosofica che- alla vigilia dell'unita d'Italia si riflesse nell'opera di ministro della repubblica e della pubblica istruzione nell'ultimo governo del Regno di Sardegna presieduto da Cavour e nel primo del nuovo Regno d'Italia.
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