La tradizione che vede Babbo Natale come portatore di doni è divenuta una nostra tradizione abbastanza recentemente, perché fino a pochi decenni fa i bambini delle nostre contrade aspettavano con ansia l'arrivo di San Nicolò la sera del 5 dicembre, vigilia della festa di San Nicola. Era solo questo infatti il personaggio che aveva il compito di premiare i bambini buoni con i doni, ed i bambini lo ringraziavano lasciando sulla finestra o sul tavolo della cucina, perchè si potesse rifociliare, un bicchiere di vino, qualcosa da mangiare e un pò di fieno per il suo asinello. La tradizione che presenta San Nicolò come un generoso portatore di doni nasce dalla figura di San Nicola vescovo vissuto in Asia Minore nel VI secolo, patrono dei fanciulli, degli studiosi, delle vergini, dei mercanti e dei marinai e, appunto, portatore di doni. Negli anni che seguirono la sua morte, si diffusero numerosissime leggende. Una tra le più famose leggende (confermata da Dante nel Purgatorio (XX, 31-33)) è quella delle tre giovani poverissime destinate ad una vita di peccato. Nicola, addolorato dal pianto e commosso dalle preghiere di un nobiluomo impossibilitato a sposare le sue tre figlie perchè caduto in miseria, decise di intervenire lasciando per tre notti consecutive, attraverso una finestra sempre aperta del vecchio castello, i tre sacchi di monete che avrebbero costuituito in dote delle ragazze. La prima e la seconda notte le cose andarono come stabilito. Tuttavia la terza notte San Nicola trovo la finestra inspiegabilmente chiusa. Deciso a mantenere comunque fede al suo proposito, il vecchio dalla lunga barba bianca si arrampicò così sui tetti e gettò il sacchetto di monete attraverso il camino, dov'erano appese le calze ad asciugare, facendo la felicità del nobiluomo e delle sue tre figlie. Nel 1087 alcuni mercanti italiani portarono le spoglie di questo santo cosi generoso dalla Licia, in Asia Minore, fino a Bari e sul sepolcro fu costruita un imponente cattedrale in stile romantico. La leggenda di San Nicola si è diffusa in tutta Europa e il suo tradizionale ruolo di portatore di doni è andato via via acquisendo sempre maggiore importanza. La figura cristiana ha affiancato, sostituito o incorporato diversi personaggi pagani quali la Befana, Berchta, e Knech Ruprecht di origine nord-europea.
Secondo la versione tedesca e olandese, Nicola viaggiava a cavallo nel cielo consegnando doni ed era talvolta accompagnato dall'elfo Schwarzer Peter, che aveva il compito di frustare i bambini cattivi (la tradizione italiana ha sostituito questa crudeltà con la meno traumatica consegna di carbone ai bambini che sono stati cattivi durante l'anno trascorso). La festa di San Nicolaè stata sempre celebrata il 6 dicembre, ma dopo la Riforma, i Protestanti tedeschi vollero attribuire a Gesù Bambino il ruolo di portatore di doni e fecero scivolare la data al 25 dicembre. La figura del Bambinello e del santo portatore di doni finirono per fondersi, così che San Nicola divenne il personaggio che oggi noi riconosciamo come Babbo Natale e che nei Paesi nordici ed anglosassoni è chiamato Santa Claus.
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