Una grotta, nel suo significato più ampio, è qualsiasi tipo di vuoto sotterraneo, sia naturale sia artificiale.
Si definiscono grotte primarie quelle formatesi contestualmente alla roccia in cui si aprono, gortte secondarie quelle formatesi a seguito dall'alterazione dei materiali di costituzione. Appartengono al primo tipo i tubi di lava, e le grotte definite tettoniche (cavità apertesi per la presenza nella roccia di fratture e faglie, in seguito allargatesi sotto l'influenza della forza di gravità). Appartengono al secondo tipo le grotte naturali che si formano pressochè in qualsiasi roccia, per effetto del lavoro delle acque terrestri, a spese di un ammasso roccioso fratturato. La parola grotta (inglese cave, francese grotte, tedesco grotte o höhle, spagnolo gruta, ma si usa comunemente cueva) deriva dal latino volgare grupta, corruzione del classico crypta. Le grotte possono avere uno sviluppo prevalentemente orizzontale e verticale. Quelle a sviluppo orizzontale sono dette a galleria se si può procedere in posizione eretta oppure cunicoli se si deve procedere in altro modo. Nelle grotte orizzontali un posto particolare spetta alla caverna, un'ampia cavita facilmente accessibile dall'esterno, e che offri riparo ai nostri porgenitori. Le gallerie di alcuni sistemi si estendono fino a qualche centinaio di chilometri (500 per la Mammuth Cave negli Stati Uniti). Quelle a sviluppo verticale sono dette pozzi, se hanno la profondiat di alcune decine di metri, oppure abissi se hanno profondita maggiori o sono formate da più pozzi in successione; i dislivelli verticali possono superare il chilometro (1602 metri nel Gouffre Jean Bernard, in Savoia).
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